Vincenzo Bruzzese, un ingegnere meccanico nato a Grotteria (RC) nel 1896, che ha fondato l’OMC (Officine Meccaniche Calabresi) nel 1924 a Gerace Marina. L’OMC era un’officina meccanica con attrezzature all’avanguardia che si occupava della produzione di semilavorati e finiti, con proprie fonderie e 250 dipendenti provenienti anche dal Nord Italia. La qualità dei prodotti dell’OMC era apprezzata e le commesse iniziarono ad arrivare anche dall’estero, inclusi importanti enti statali come la marina militare e le ferrovie.
Tuttavia, la crisi mondiale del 1929 ha colpito anche la Calabria, e l’OMC ha dovuto affrontare una diminuzione delle commesse. In quel momento, Bruzzese si trovò di fronte a una scelta importante: ridimensionare l’industria con licenziamenti e altre misure drastiche o riconvertirla in prodotti più utilizzati e consumati.
Decise di progettare una motoleggera e assunse un tecnico motorista torinese, Giovanni Ladetto, per guidare lo sviluppo del progetto. Nel 1932, l’OMC iniziò a produrre motociclette da 175 cc, a un ritmo di un esemplare al giorno con l’obiettivo di dieci. Nello stesso anno, dodici motociclette calabresi sfilavano a Roma in occasione del decennale del governo fascista.
L’OMC divenne il fiore all’occhiello della Locride, una regione della Calabria, e si creò un fermento sociale con le famiglie dei tecnici e degli operai che frequentavano bar, ristoranti ed altri luoghi di svago. Tuttavia, Bruzzese si scontrò con il potere dominante locale che non vedeva di buon occhio questo nuovo tenore di vita che metteva in discussione il loro potere consolidato nel tempo.
Verso la fine del 1934, si sviluppò un conflitto tra i poteri locali, sostenuti dal partito fascista, e l’industria di Bruzzese che rappresentava ricchezza, benessere e libertà. Inoltre, la banca di Gerace, che gestiva anche l’OMC in modo improprio, subì un fallimento che portò all’intervento delle autorità bancarie per verifiche e controlli. Bruzzese, ignaro delle vicende amministrative della banca, fu arrestato e l’OMC dichiarò fallimento. Tutta l’azienda, inclusi i suoi archivi aziendali, subirono un saccheggio da parte del curatore fallimentare.
Bruzzese fu condannato a quattro anni di carcere per presunta truffa ai danni della banca di Gerace, ma successivamente fu assolto in appello per non aver commesso il fatto. Tuttavia, l’OMC non poté più riprendersi dalle conseguenze del fallimento.
Nel suo tempo in carcere, Bruzzese scrisse dei memoriali in cui esprimeva molte profezie, tra cui una che affermava che non sarebbe mai più nato un faro di luce e civiltà simile nel suo paese.